LA COSTITUZIONE ITALIANA Pubblichiamo uno splendido discorso sul valore della Costituzione Italiana di Piero Calamandrei. " Domandiamoci che cosa è per i giovani la Costituzione....." |
UIL: dal 1950 ad oggi
Il 5 marzo 1950, a Roma, 253 delegati provenienti
da tutta Italia parteciparono al convegno costitutivo della Uil, l'Unione
Italiana del Lavoro, l'organizzazione sindacale che, dopo le scissioni dalla
Cgil, dava rappresentanza ai lavoratori di idee laiche, democratiche e socialiste
e che poteva rivendicare l'eredità riformista di Bruno Buozzi, leader
sindacale ucciso dai nazisti nel 1944. Tra i principali protagonisti di quel
giorno si segnalano Italo Viglianesi, Enzo Dalla Chiesa e Renato Bulleri del
Psu, Raffaele Vanni e Amedeo Sommovigo del Pri, ma furono presenti anche sindacalisti
del PSli e numerosi indipendenti. Al convegno parteciparono personaggi autorevoli
come il comandante partigiano ed ex Presidente del Consiglio Ferruccio Parri.
Nella dichiarazione programmatica approvata erano indicati i cinque punti
che caratterizzarono e qualificarono l'azione della Uil sin dai suoi primi
anni. Venne rivendicata l'indipendenza dai partiti, dai governi e dalle confessioni
e venne valorizzata l'autonomia delle federazioni di categoria; la Uil si
impegnò ad adottare un metodo democratico e si dichiarò favorevole
alla ricerca dell'unità d'azione con le altre due organizzazioni confederali
ed all'intervento su tutti i problemi di politica sociale ed economica.
Nonostante le difficoltà dei primi anni la Uil si affermò tra
i lavoratori italiani, sia dei comparti privati che di quelli pubblici, superando
i 400.000 iscritti alle fine del 1950. A partire dal 1° gennaio 1952 la
Uil entrò a far parte dell'Internazionale sindacale (Icftu).
Attraverso i congressi della Uil si può tracciare una storia, molto
sommaria, della Uil e del sindacalismo italiano, nonché dell'evoluzione
del nostro Paese dagli anni del dopoguerra fino ai nostri giorni.
I CONGRESSI: DALLA NASCITA AD OGGI
Dal 6 all'8 dicembre 1953 si tenne, a Roma,
il primo (secondo tenendo conto di quello
costitutivo) congresso confederale ("Pace, Libertà, Lavoro")
che elesse Italo Viglianesi segretario generale della Uil. Il congresso approvò
la linea sindacale seguita dalla Uil, schierata "contro l'offensiva combinata
della classe padronale e del comunismo" (vedi anche La nostra storia).
Sono questi gli anni difficili della guerra fredda e della campagna per la
produttività nella cornice del Piano Marshall per la ricostruzione
dell'Europa occidentale dopo la seconda guerra mondiale. Accanto a Viglianesi
membri della segreteria confederale erano: Bacci, Cariglia, Corti, Raffo,
Rossi, Sommovigo e Vanni.
Dal 9 al 12 febbraio 1958 si tenne, a Firenze, il terzo
congresso nazionale della Uil ("Nuovi strumenti di lotta, più
ampie prospettive per la classe operaia"). La mozione finale del congresso
individuava come problemi principali del Paese quello dello sviluppo occupazionale,
delle riforme di struttura dell'economia, dell'unità dei lavoratori,
dei condizionamenti della politica internazionale e dello sviluppo delle partecipazioni
statali. Il problema di fondo era quello di salvaguardare i diritti dei lavoratori
negli anni del "boom" economico che, in realtà, non risolse
gli squilibri strutturali del Paese a cominciare dalla forbice nord-sud. La
segreteria eletta dal congresso era composta da Viglianesi, Bacci, Benevento,
Corti, Dalla Chiesa, Raffo, Rizzo (sostituito poi da Gatti), Simoncini e Vanni.
A Montecatini, dal 29 febbraio al 4 marzo 1964, la Uil svolse
il quarto congresso nazionale con lo slogan "La programmazione
rafforza l'azione sindacale e ne garantisce l'efficacia democratica".
Sono gli anni del centro-sinistra che tenta di dare risposte concrete alla
necessità di risolvere gli squilibri strutturali persistenti. Il congresso
considerò pregiudiziale ad ogni effettivo progresso del paese il rafforzamento
del potere contrattuale del sindacato. La segreteria confederale eletta dal
congresso era composta da Viglianesi, Benevento Benvenuto Silvio, Corti, Dalla
Chiesa, Raffo, Ravenna, Rossi, Simoncini, Tisselli e Vanni.
Il quinto congresso della Uil, svolto a Chianciano dal 27
al 31 ottobre 1969 ("Un sindacato forte per una società
giusta"), in pieno "autunno caldo", elesse Italo Viglianesi
presidente della segreteria nazionale della Uil, della quale erano segretari
generali Lino Ravecca (del Psdi), Ruggero Ravenna (del Psi) e Raffaele Vanni
(del Pri). Membri della segreteria confederale erano: Benevento, Berteletti,
Cesare, Dalla Chiesa, Rossi, Simoncini, Sommi, Tisselli e Torda. La Uil riformava
la sua struttura e rinnovava i propri organigrammi adeguandosi ai mutamenti
in corso nella società e nel mondo del lavoro. Il comitato centrale
del 27 ottobre 1971 elesse Raffaele Vanni segretario generale della Uil. Membri
della segreteria erano: Benevento, Berteletti, Bonino, Cesare, Manfron, Muci,
Ravecca, Ravenna, Rossi, Simoncini e Torda. Il 24 luglio 1972 Cgil, Cisl e
Uil ratificarono il patto federativo: nasceva la Federazione Cgil-Cisl-Uil.
Dal 21 al 25 marzo 1973 si tenne, a Rimini, il sesto
congresso nazionale Uil, il tema era: "L'unità della Uil per l'unità
di tutti i lavoratori". Il congresso affrontò il dibattito relativo
al processo unitario ed elesse la nuova segreteria confederale, composta da
Vanni, Benevento, Berteletti, Manfron, Muci, Querenghi, Ravecca, Ravenna,
Rossi, Rufino e Torda. Rappresentanti della Uil nella segreteria della Federazione
Cgil-Cisl-Uil erano: Vanni, Ravecca, Ravenna, Rossi e Rufino. Sono questi
gli anni del "pansindacalismo" ma anche gli anni difficili del terrorismo
e della strategia della tensione. Il comitato centrale della Uil, il 30 settembre
1976, elesse segretario generale della Uil Giorgio Benvenuto.
Il settimo congresso della Uil, svolto a Bologna dal 29 giugno
al 3 luglio del 1977 ("Partecipare per cambiare"),
confermò Benvenuto alla segreteria generale ed elesse gli altri membri
della segreteria confederale: Bugli, Buttinelli, Luciani, Manfron, Ravecca,
Ravenna, Rossi, Torda, Vanni e Zoni. Lo slogan del congresso era: "Un
sindacato di partecipazione per l'unità tra i lavoratori, i giovani,
le donne, i disoccupati". Il tema della partecipazione del sindacato
era rivendicato come momento essenziale per il cambiamento del Paese.
Dal 10 al 15 giugno 1981, a Roma, si tenne l'ottavo
congresso nazionale della Uil ("Dall'antagonismo al protagonismo").
La Uil rivendicava il passaggio dall'antagonismo al protagonismo ed elesse
la nuova segreteria composta da Benvenuto, Agostini, Bugli, Della Croce, Galbusera,
Izzo, Larizza, Liverani, Luciani, Mattina, Mucciarelli e Sambucini. La Uil
si schierò sostanzialmente contro la modifica degli automatismi salariali,
ma la difficile congiuntura internazionale contribuì a determinare
il rischio di una elevata inflazione e si fece sempre più evidente
la necessità di adottare una politica dei redditi che consentisse di
affrontare organicamente i problemi dell'economia. A causa del "taglio"
della scala mobile e delle polemiche innescate da un referendum richiesto
dal Pci per l'abolizione del provvedimento, nel 1984, venne sciolta la Federazione
Cgil-Cisl-Uil.
Il congresso di Firenze (9°, 26-30 novembre 1985) sancì
una nuova stagione per la Uil, lo slogan significativamente era: "Volgersi
al nuovo". In questa occasione la Uil si dichiarò "il sindacato
dei cittadini", valorizzando il ruolo del sindacato anche fuori dal luogo
di lavoro, per la difesa dei diritti dei lavoratori anche quando non lavorano.
La Uil aveva già affrontato importanti inchieste sulle disfunzioni
del Paese, tra le quali si segnala quella sul fisco "Io pago le tasse,
e tu?" In questo modo la Uil dava una risposta concreta alla crisi che
il sindacalismo stava vivendo e si proponeva come soggetto di una politica
di concertazione che poteva dare buoni risultati per il Paese.
Benvenuto venne confermato alla guida della Uil, così come al termine
del decimo congresso nazionale, svolto a Venezia dal 23 al
28 ottobre 1989. Slogan del congresso: "Far funzionare
l'Italia", in linea con la politica del sindacato dei cittadini e del
ruolo concertativo e partecipativo dell'organizzazione sindacale.
Nel febbraio del 1992 è diventato segretario generale della Uil Pietro
Larizza.
L'undicesimo congresso nazionale (Roma, 3-8 maggio 1993)
aveva come slogan: "I diritti del lavoro, il lavoro per lo sviluppo"
e confermò Larizza alla guida della Uil. Nella relazione introduttiva
Larizza chiese un "contratto per lo sviluppo", un contratto "per
il risanamento e l'allargamento della base produttiva, coinvolgendo operativamente
tutti i settori che debbono concorrere per lo sviluppo dell'azienda Italia.
Un contratto per far funzionare l'Italia."
Dal 4 all'8 febbraio 1998 si è svolto a Bologna, il
dodicesimo congresso della UIL. Significativo lo slogan:
"... più sindacato". 1024 i delegati, 71 le delegazioni straniere,
66 i giornalisti accreditati. Il Congresso approva la nuova bandiera (che
dal tradizionale rosso passa all'azzurro con un esplicito richiamo ai colori
dell'Europa unita che la UIL, da sempre sostiene) e conferma Pietro Larizza
alla guida dell'organizzazione.
Il 5 marzo 2000 la Uil ha celebrato il 50° anniversario della Fondazione.
Una grande festa al Palazzo dei Congressi di Roma ha confermato la validità
e l'attualità dei valori sui quali nacque l'organizzazione.
Il Comitato centrale del 13 giugno ha eletto Luigi Angeletti Segretario generale,
a seguito delle dimissioni di Pietro Larizza nominato Presidente del Cnel.
La nuova Segreteria Uil risulta così composta: Angeletti (Segretario
generale), Musi (Segretario generale aggiunto), Barbagallo, Canapa, Foccillo,
Loi, Lotito, Pirani, Santini, Vercesi e Carannante (tesoriere).
Dal 3 al 6 marzo 2002 si è svolto a Torino, il Tredicesimo Congresso della UIL.
Lo slogan diceva: "Più valore al lavoro".
Dal 25 al 28 giugno 2006 si è svolto a Roma, il Quattordicesimo Congresso della UIL.
Lo slogan diceva: "Il lavoro vera ricchezza del Paese".
(Notizie recuperate dal sito ufficiale nazionale
della UIL)